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Una delle figure più illustri della Persia del X-XI secolo fu lo Shaykh Abū Sa’yd Abu el-Khayr (967-1049), originario del Khorasan, dove visse per tutta la vita. Fu il suo pronipote a raccontarne la vita e gli insegnamenti circa 130 anni dopo, in un famoso libro intitolato “Asrâr el-Tawhîd”, i segreti dell’affermazione dell’unicità di Dio. Ecco un estratto che riassume le diverse tappe che possono attraversare coloro che desiderano mettersi al servizio e all’adorazione di Dio e mette in evidenza le possibili trappole in cui può cadere chi è spinto dallo zelo di adorare Dio.
Asrâr Al-tawhid, fi maqamât Abu Sa’yd, testo persiano di Mohammad Ibn-e Monavvar, libro 2, capitolo 3.
شیخ را پرسیدند که بنده از وايست خود کی باز رهد؟ گفت آنگه خداوندش برهاند. این بجهد بنده نباشد بفضل و خداوندی وی بود و بتوفيق وی. نخست وايست این حدیث در وی پدید آرد، آنگه ﺩر توبه بر وی بگشاید، آنکه در مجاهده افگند تا بنده جهد می کند، يک چند در ان جهد خود سر می کشد پدارد کی از جای می آید وی ا کاری می کند
Allo Shaykh fu chiesto come un servo di Dio possa liberarsi della propria volontà. Rispose: “Quando il suo Dio lo libera”. Questo non è dovuto allo sforzo del servo, ma alla generosità divina, alla Sua opera e al favore che concede. Dapprima Dio ne fa apparire la necessità, poi apre al suo servitore la porta della conversione, poi lo getta nel desiderio di uno sforzo di riparazione (del male commesso precedentemente), uno sforzo di mortificazione, finché non fa qualcosa. Dopo un po’ di tempo trascorso in questo sforzo, egli alza la testa e guarda con orgoglio al cammino percorso e all’opera compiuta.
پس از ان عاجز آید و راحت نیابد کی حايض است و آلوده است
Poi diventa incapace di farlo e non trova pace, perché è ancora impuro e sporco.
، آنگه بداند کی آن طاعتها پنداشت کرده است توبه کند و بداند کی بتوفيق خداوند بوده است
Così si rende conto che questi atti di obbedienza sono stati fatti con orgoglio, considerando se stesso, e si converte. Si rende così conto che questo (gli sforzi che aveva potuto fare) era stato compiuto con l’aiuto di Dio.
چون این بداند آنگه راه حق بدلش درآید آنگه ﺩر یقین بروى بگشایند،
Quando lo sa, la verità si fa strada nel suo cuore e la porta della certezza si apre davanti a lui.
یکچندی می رود و از همه کسی هر چیزی فرا می ستاند و خواریا بکشد و بیقین میداند کی این فراز کردهء کیست آنگه شك از دلش برخیزد.
Va avanti così per un po’ di tempo e sopporta tutto da tutti e accetta le umiliazioni, ma sa chi è Colui che gli presenta tutte queste prove e così il dubbio abbandona il suo cuore.
پس درِ محبت بروی بکشانید تا در ان دوستی یکچندی فرانماید و در ان وستی منی سر از مردم برزند در ان منی ملامتها بر پذیرد
Allora la porta dell’amore (dell’amicizia di Dio) si apre davanti a lui, e mentre avanza in questa amicizia l’egoismo degli uomini gli viene rivelato e riceve un rimprovero.
و ملامت این باشد کی هر چیزی پیش آید بر پذیرد ر دوستی خدای و از ملامت نیدنیشد
Qualunque sia la colpa, qualunque cosa gli accada, egli accetta tutto nell’amore di Dio e non presta attenzione ai rimproveri.
پنداشتی در وی پدید آید گويد من دوست دارم، در ان نیز یک چند بدود، ازان نیز برآید و بنه آساید و نیارامد و بداند کی خداوند را دوست میدارد و خداوند را با او فضلست این همه بدوستی و بفضل اوست نه بجهد ما
Ma in quel momento sorge l’orgoglio perché dice a se stesso: “Io possiedo l’amore” e continua così per un po’ di tempo e da quel momento non ha più tranquillità e pace ed è in quel momento che si rende conto che è Dio che possiede l’amore ed è Dio che glielo concede per grazia, che tutto viene dal suo amore e dalla sua grazia, non dal nostro sforzo.
چون این همه بدید بیاساید، آنگاه ﺩرِ توحید بر وی بگشاید تا بداند و بیند و شناسا کرداندش تا بشنسا بشناسد کی کارها بخداوندست جل جلاله إنمالاشیاء برحمة الله
Quando vede tutto questo, trova la tranquillità, allora la porta del Tawhid, dell’Unità di Dio, si apre davanti a lui, in modo che possa conoscere, vedere e diventare consapevole che le azioni sono in Dio, gloria a Lui. “In effetti, tutte le cose sono nella misericordia di Dio”.
اینجا بداند کی همه اوست و همه [بدوست و همه ازوست] و [این] پنداشت است کی بدین خلق نهادست ابتلای ایشانرا و بلای ایشانرا و غلطیست کی بریشان میراند بجباری خویش برای آنكِ صفت جباری او راست
In quel momento si rende conto che tutto è Lui e tutto è nel suo amore (amicizia). E considera tutto ciò che Dio mette nella creazione come prove, difficoltà ed errori attraverso i quali li conduce, nella Sua onnipotenza, nella Sua grandezza, a riconoscere la rettitudine dell’attributo della grandezza di Dio.
بنده بصفتهای او بیرون نگرد بداند کی خداوند اوست و آنچ خبر باشد عيانش می شود و معاینه می بیند و در کردار خداوند نظاره می کند آنگاه بجمله بداند کی او را نرسد کی گوید من یا از من، اینجا درین مقام بنده را عجزی پدید آید و ایستها از وی بیفتد، بنده آزاد و آسوده گردد
Il servo che contempla i suoi attributi sa che è il Signore e ciò che aveva sentito dire su di lui, ora gli diventa chiaro e lo vede con i suoi occhi e intravede le vie, le azioni del Signore. Ora sa pienamente che non spetta a lui dire “io” o “di me”, questo è lo stadio in cui il servo sperimenta la sua impotenza e i desideri nati dalla sua volontà cadono, il servo è libero e pacificato.
آنگه] بنده آن خواهد کی او خواهد خواست، بنده رفت و با سایش رسيد، همه اوست و توهیچ کس نیستی، اکنو همی گوی که هیچ کس نه ام [ولیکن اگر سرموی فرات کند در فریاد خواندن ایستی]
In quel momento il servo vorrà ciò che Lui (il Signore) vorrà, il servo se n’è andato, è stato consumato, tutto è Lui e voi non siete nessuno. Ora tu dici: “Io non sono nessuno”. (Ma se qualcuno ti strappa un capello, tu gridi aiuto).
اول کار می باید آنگه دانش کی تا بدانی هیچ چیز نمی دانی و بدانی که هیچ کس نه، این چنین آسان نتوان دانست و این بتعلیم و تلقین بنه آید و این بسوزن بر نتوان دوخت و برشته بر نتوان بست، این عطای ایزدست [تا بکه ارزانی دارد و این ذوق کرا چشاند]، تعلیم حق می باید ذلک ما علمنی ربی آلرخمن علم القران
Per prima cosa è necessaria l’azione, affinché sappiate di non sapere nulla e di non essere nessuno, non è facile impararlo. Non si impara con gli insegnamenti e le istruzioni, non si può cucire con un ago, né legare con un filo. È un dono di Dio, ricevuto liberamente da coloro ai quali è dato di gustarlo. Deve essere Dio a insegnarlo: “Questo è ciò che Dio mi ha insegnato, mi ha insegnato il Corano”.